Burocrazia, amministrazione, contabilità e scritture corsive
Morfologia,
tecniche, riflessioni teoriche
Università
degli studi di Pisa Archivio di Stato di Lucca,
23-24 settembre 2014
Come metteva lucidamente
in evidenza, ormai al volgere del XVI secolo, il calligrafo e trattatista Marcello
Scalzini, esiste un nesso preciso tra pratiche dello scrivere e caratteristiche
tecnico-formali della corsiva da un lato, uso intenso della scrittura nell'amministrazione
e nei carteggi dall'altro.
Burocrazia, sviluppo degli uffici, contabilità, prassi giudiziale, epistolarità diffusa hanno rappresentato, in epoche e contesti diversi, potenti stimoli alla velocizzazione della scrittura ma anche incentivo alla teorizzazione, alla formalizzazione di modelli grafici condivisi capaci di coniugare qualità estetiche e rapidità di esecuzione.
Se, in alcuni casi, come per il III secolo d.C., in coincidenza con i complessi processi di militarizzazione e provincializzazione dell'amministrazione imperiale romana, la paleografia ha saputo cogliere, con i suoi specifici strumenti di analisi, questo nesso profondo tra fatti organizzativi della società e fatti grafici, molto resta da fare per portare in luce il rapporto tra sviluppo della scrittura corsiva e istanze amministrative nei più diversi e caratterizzati contesti proprî dell'Europa del tardo medioevo e della prima età moderna.
L'articolazione delle fasi redazionali e la differenziazione delle scritture nella prassi documentaria, lo sviluppo, sotto l'egida notarile, delle proto-burocrazie comunali, l'organizzazione amministrativa degli Stati regionali italiani e delle monarchie europee, il rafforzamento e la trasformazione degli ordinamenti giudiziari, l'incremento quantitativo e qualitativo della contabilità, costituiranno i grandi nodi problematici intorno ai quali impostare questa indagine.
L'ampiezza dello spettro cronologico e la particolare natura dei contesti di scrittura indagati sollecitano paleografi e storici di diversa formazione a cimentarsi su un terreno comune nello spirito della più ampia interdisciplinarità.
Relatori :
Diego Belmonte; Carmen del Camino; Paolo Cammarosano; Irene Ceccherini; Paola Degni; Teresa De Robertis; Mª Luisa Domínguez Guerrero; Francisco Gimeno Blay; Isabella Lazzarini; Rosa Marulo; Antonino Mastruzzo; Maria Luisa Pardo; Maria Cristina Rossi; Marc Smith; Teresa Webber.
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